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il Circuito
Dopo le sei edizioni degli anni '30, il Circuito di Avellino muta forme e contenuti. Il tracciato del "Principe di Piemonte" che, dalla partenza di Avellino si dirigeva verso Monteforte Irpino, Forino, Contrada per poi ritornare nel capoluogo, nel 1950 vede partenza sempre da Avellino, abbandonando poi la Strada Nazionale delle Puglie (oggi via Nazionale Torrette) all'altezza di Torelli. Il senso di marcia diventa così orario e dopo aver attraversato l'odierna frazione di Mercogliano, il circuito lambisce l'Abbazia del Loreto, si dirige verso Valle ed a seguire l'attuale via Cristoforo Colombo, via Mancini, Corso Vittorio Emanuele ed ancora viale Italia. Il tracciato, così portato a 9,5 km, conserverà questa conformazione anche nel 1951. Nel 1953, invece, all'altezza della caserma Berardi, il tracciato non volge più a sinistra, ma a destra per ritornare subito su Viale Italia, lambendo così l'Istituto de Sanctis. La lunghezza del percorso di quella che sarà l'ultima edizione del Circuito di Avellino si riduce così a circa 6,3 km.
Nel link in alto a destra una ricca Rassegna Stampa dell'epoca con gli articoli tratti dal settimanale locale "Corriere dell'Irpinia". Qui a lato per l'edizione 1953, l'articolo pubblicato su Auto Italiana (tratto dalla collezione privata di Alessandro Silva), l'unico settimanale specializzato di quegli anni. In grande evidenza la vittoria su Maserati di Luigi Musso che, dopo qualche settimana, avrebbe debuttato nel Campionato Mondiale di Formula 1 in occasione del Gran Premio d'Italia.
Nei link a lato è possibile visualizzare sulla mappa attuale della città, quale fosse il disegno del Circuito nelle edizioni 1950-1951 e nell'edizione 1953. Per quest'ultima è possibile anche visualizzare la mappa originale come pubblicata sulla stampa dell'epoca (sotto).
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